Cosa vedere nell’arcipelago della Maddalena, quali sono le isole che lo compongono, dove si trova e principali luoghi di interesse che meritano attenzione.
Informazioni turistiche
L’arcipelago comprende varie isole tra cui isola della Maddalena, che è la più grande e dà il nome all’arcipelago, Caprera, Santo Stefano, Spargi, Budelli, Santa Maria, Razzoli e vari isolotti minori.
Situato al largo della costa Smeralda, a nord est della Sardegna, l’arcipelago dal punto di vista amministrativo costituisce il comune de La Maddalena in provincia di Olbia-Tempio.
Dal 1996 è stato istituito il Parco nazionale della Maddalena, al fine di salvaguardare il grande patrimonio ambientale, paesaggistico, storico e culturale di queste straordinarie isole e del loro mare.
Il territorio delle isole, che sono tutte di natura granitica, è costituito prevalentemente da rocce modellate dal vento, circondate da una rigogliosa macchia mediterranea, da coste rocciose, caratterizzate da notevoli sporgenze, e da calette, con spiagge dalle particolari colorazioni, che si affacciano sul mare limpido e trasparente.
Su queste isole sono state rinvenute tracce di insediamenti umani risalenti al Neolitico, come dimostrano gli strumenti di ossidiana rinvenuti durante gli scavi effettuati sulle isole di Santo Stefano e di Spargi.
Al tempo dei romani le isole furono assiduamente frequentate, poiché le rotte delle navi prevedevano l’attraversamento delle Bocche di Bonifacio per raggiungere la Sardegna settentrionale e successivamente le coste galliche ed iberiche.
Al crollo dell’Impero seguì un lungo periodo in cui le isole furono disabitate e per questo sottoposte alle scorrerie dei pirati.
Intorno al tredicesimo secolo l’arcipelago si ripopolò con l’arrivo di alcuni eremiti e la fondazione di piccole comunità di monaci che scelsero queste isole per vivere in solitudine.
Sono presenti tracce di un edificio di culto sull’isola di Santa Maria, alle spalle della cala di Chiesa.
Alla fine del sedicesimo secolo nuovamente imperversarono le scorrerie piratesche e solo verso la fine del diciassettesimo secolo alcune famiglie di pastori, provenienti dalla vicina Corsica, approdarono sull’arcipelago e vi si stabilirono.
Intanto le isole erano terra di nessuno, in quanto al momento dell’annessione della Sardegna al Piemonte, le isole non erano state menzionate sul Trattato di Londra del 1720, così nella seconda metà del settecento, nel momento delicato in cui la Corsica stava per passare dalla Repubblica di Genova alla Francia, il governo piemontese concordò con i pastori corsi, abitanti delle isole, la loro sottomissione al Regno Sabaudo e nel 1793, quando la Francia attaccò la Sardegna, si presentò l’occasione per dimostrare l’attaccamento della collettività maddalenina alla dinastia Sabauda, con la ferma opposizione da parte dei maddalenini al tentativo di conquista dei francesi, fra i quali c’era un colonnello ancora sconosciuto che si chiamava Napoleone Bonaparte, fra le milizie locali si distinse il nocchiere maddalenino Domenico Millelire, premiato con la prima medaglia d’oro della Marina militare italiana.
Durante il periodo Napoleonico, La Maddalena fu sede della Marina sarda, dalla quale sarebbe nata nel 1861, attraverso l’unione con le marine regionali, la Marina Militare Italiana.
Durante questo periodo la flotta inglese, con a capo l’ammiraglio Nelson, approdò sulle coste della Maddalena, luogo ideale per sorvegliare la flotta napoleonica e per smistare le merci che riguardavano la Gran Bretagna, a seguito del blocco continentale imposto da Napoleone Bonaparte.
Dopo il congresso di Vienna del 1815 la Liguria fu assegnata al Regno di Sardegna e la Marina da La Maddalena fu trasferita a Genova provocando un periodo di crisi, superato con l’arrivo di un flusso migratorio proveniente dalla Liguria, Toscana, Ponza e Napoli, richiamato dalla presenza delle cave di granito e dalla pesca.
Ma la vera crescita della Maddalena iniziò nel 1887, quando l’arcipelago venne scelto come terza grande base della Marina militare italiana.
La base militare si sviluppò ed operò intensamente fino alla fine della seconda guerra mondiale, successivamente perse progressivamente d’importanza ed oggi la Maddalena non è più sede di ammiragliato, sono rimaste solo alcune strutture con alcuni distaccamenti ed attività.
Dal 1972 al 2008 le acque dell’arcipelago maddalenino hanno ospitato una base militare americana.
Cosa vedere nell’arcipelago della Maddalena
La Maddalena
A isola Maddalena è possibile ammirare, oltre alle straordinarie bellezze naturali, un interessante centro storico che comprende Piazza Garibaldi, il Municipio e la Chiesa di Santa Maria Maddalena, situata vicino a Cala Gavetta, dove si trovano i palazzi più antichi risalenti alla fine del settecento.
Una strada panoramica di circa 20 Km consente una suggestiva veduta delle coste e delle altre isole dell’arcipelago.
Sull’isola si trovano delle splendide spiagge, tra cui le più belle sono Bassa Trinità, Giardinelli, Spalmatore, Monti d’Arena, Cala Lunga (Porto Massimo), Cala d’Inferno, l’insenatura dello Strangolato, Punta Abbatoggia e Punta Legge.
L’isola La Maddalena è collegata con un ponte all’isola di Caprera.
Caprera
Caprera, che raggiunge il punto più alto con il Monte Teialone (altitudine metri 212 s.l.m.), è per estensione la seconda isola dell’arcipelago dopo La Maddalena ed è coperta da numerosi boschi, soprattutto pinete.
Lungo il litorale meravigliose calette di spiaggia si alternano a scarpate rocciose e si riflettono in un mare dalle acque cristalline.
Caprera è famosa per essere stata l’ultima dimora di Giuseppe Garibaldi, il luogo dove egli è vissuto per oltre venti anni e dove è stato sepolto.
In una grande tenuta si trova la sua casa, nota come la “casa bianca”, con il museo che raccoglie gli oggetti che gli sono appartenuti, la stalla che conserva i suoi attrezzi da lavoro, e le sue barche. La frastagliata costa nasconde straordinarie baie come la bellissima Cala Coticcio, soprannominata Tahiti per le splendide acque, Cala Garibaldi, Cala Napoletana, Porto Palma, Cala Brigantina, Punta Rossa e Cala Portese.
Isola Santo Stefano
Santo Stefano per dimensioni è la quarta isola dell’arcipelago, il punto più alto è il Monte Zucchero con i suoi 101 metri s.l.m..
L’isola è formata da rocce granitiche di colore rosa e bianco ed è possibile ammirarla anche dal traghetto lungo il percorso che collega Palau a La Maddalena.
Sull’isola si trovano molte erosioni a tafoni utilizzate come riparo dall’uomo fin dall’era neolitica.
L’isola è dominata dal Forte San Giorgio, costruito nel 1773 a difesa dell’arcipelago.
Il forte nel 1793 fu occupato da Napoleone che riuscì a sistemarci le proprie artiglierie puntandole, anche se senza successo, contro La Maddalena e per questo la costruzione è conosciuta anche come Forte di Napoleone.
Presso Cala Villamarina si trova la cava di granito omonima, dove risalta la statua incompiuta di Costanzo Ciano, che fu commissionata da Benito Mussolini per il mausoleo di Livorno e che è rimasta lì dal 1943.
Fino al 25 gennaio 2008 la parte orientale dell’isola ospitava una base militare USA.
Isola Spargi
Spargi è per dimensioni è la terza isola dell’arcipelago e il suo punto più elevato è il colle Guardia Preposti alto 153 metri s.l.m..
E’ un’isola molto bella, dall’aspetto aspro e selvaggio.
Il territorio di natura granitica, ricoperto di vegetazione, presenta splendide formazioni rocciose che si snodano lungo la costa scoscesa.
Bellissime cale si aprono nella parte meridionale ed orientale dell’isola, mentre la costa occidentale è più accidentata ed è caratterizzata da spettacolari ammassi granitici erosi dall’azione del vento e del mare, che si riflettono in un mare cristallino.
Fra le spiagge più belle vanno ricordate Cala Granara, Cala Corsara, Cala Soraya, Cala Conneri, Cala Canniccio, Cala Ferrigno e Cala Bonifazzinca.
Sull’isola sono presenti, ben mimetizzate, numerose fortificazioni militari della seconda guerra mondiale, come le Batterie di Zanotto e Pietrajaccio.
Nei fondali circostanti Spargi, nella secca corsara a circa 18 metri di profondità, è stato rinvenuto un relitto di una nave oneraria romana del secondo secolo a.C., con uno straordinario carico di anfore, vasellame e oggetti vari, in parte esposti al Museo Archeologico Navale “Nino Lamboglia” sull’isola La Maddalena, località Mongiardino, sulla Strada Panoramica.
Isola Budelli
Budelli, isola situata poco più a nord di Spargi, raggiunge il punto più alto con il Monte Budello, metri 87 s.l.m..
Budelli è famosa per la sua bellissima Spiaggia Rosa, che si trova nella parte sud orientale dell’isola ed è sottoposta a tutela integrale all’interno del Parco Nazionale dell’arcipelago.
Il colore corallo della sabbia è dovuto ad un’elevata presenza di frammenti sbriciolati di coralli e di conchiglie particolari che, unito all’intensità dei colori del mare ed alle spettacolari rocce granitiche che delimitano la cala, rendono questo luogo unico al mondo.
Isola Santa Maria
Santa Maria, dal punto di vista altimetrico, è la più bassa delle isole dell’arcipelago, in quanto il suo punto più alto è di soli 49 metri s.l.m. a Guardia del Turco.
Sull’isola si trova la bella spiaggia di Cala Santa Maria, caratterizzata dalla sabbia molto fine, di colore bianco e dal mare trasparente.
Su questa isola, intorno al tredicesimo secolo, sorse una Chiesa dedicata a Sancta Maria de Budello e un Monastero dell’ordine dei Benedettini, che fu abbandonato nel sedicesimo secolo, mentre nel 1800 fu parzialmente demolito e riadattato per uso abitativo.
L’isola di Santa Maria è separata dall’isola di Razzoli da uno stretto braccio di mare chiamato Passo degli Asinelli.
Razzoli
Razzoli raggiunge il punto più alto con il Monte Cappello 65 metri s.l.m..
L’isola di Razzoli si distingue per le belle e alte scogliere erose dal vento e dal mare in molteplici forme.
Nel punto più elevato dell’estremità settentrionale dell’isola, in un’ottima posizione panoramica, è collocato il faro, mentre a Cala Lunga si trova un agevole punto di approdo.
Porto della Madonna
Fra le isole di Budelli, Razzoli e Santa Maria si distende, raggiungibile via mare, uno splendido specchio di acqua cristallina chiamato Porto della Madonna.