Cosa vedere a Cingoli, itinerario comprendente i principali monumenti e luoghi di interesse di quello che è considerato il Balcone delle Marche, tra cui il Palazzo Comunale, la Cattedrale di Santa Maria Assunta e la Collegiata di Sant’Esuperanzio.
Informazioni turistiche
Cittadina delle Marche in provincia di Macerata, Cingoli sorge sulla sommità del Monte Circe, a 631 metri di altitudine e in splendida posizione panoramica sul territorio marchigiano, tanto da essere definita Balcone delle Marche.
In effetti la vista che si gode dal borgo spazia dal Monte Conero e la costa del Mare Adriatico, fino alle montagne dell’Appennino umbro-marchigiano dominate dal Monte San Vicino.
Il colle su cui sorge Cingoli, abitato fin dall’età del rame, venne occupato nel nono secolo a.C. da popolazioni picene, prima della fondazione della città romana di Cingulum, risalente al terzo secolo a.C., nel luogo dove oggi si trova il Borgo San Lorenzo, posto su un ripiano situato a una quota leggermente inferiore rispetto all’attuale centro storico.
A Cingoli nacque Tito Labieno, luogotenente di Cesare in Gallia, che nel 60 a.C. fece ristrutturare e fortificare la città.
Nel secolo diciottesimo, Cingoli ha dato i natali a Francesco Saverio Maria Felice Castiglioni, di nobile famiglia cingolana, eletto papa il 31 marzo 1829 con il nome di Pio VIII.
Cosa vedere a Cingoli
Il borgo circondato da mura offre scorci molto suggestivi, a iniziare da piazza Vittorio Emanuele II, dove si affacciano il Municipio e il Duomo.
Il Palazzo Comunale, risalente al dodicesimo secolo e modificato nel cinquecento in stile rinascimentale, ospita il Museo Archeologico Statale, dove sono conservati reperti preistorici e romani rinvenuti nel territorio circostante.
La Cattedrale di Santa Maria Assunta, inaugurata nel 1654, contiene al suo interno opere di artisti locali.
A destra della Cattedrale, percorrendo via Foltrani, s’incontra la chiesa di San Domenico, caratterizzata da una facciata rimasta incompiuta, che conserva al suo interno la famosa tela, datata 1539, della Madonna del Rosario e Santi, capolavoro del pittore veneto Lorenzo Lotto.
Per vedere la tela bisogna rivolgersi alla Pinacoteca Comunale intitolata al pittore cingolano Donatello Stefanucci, nato nel 1896 e morto nel 1987.
Nella Pinacoteca, che insieme alla Biblioteca Comunale è ospitata nel palazzo dell’ex Seminario Vescovile di via Mazzini, sono esposte opere medioevali e moderne, fra cui dipinti, stemmi, ceramiche e maioliche, provenienti dal territorio cingolano, con una sezione contemporanea riguardante in gran parte dipinti di Donatello Stefanucci.
In Corso Garibaldi, la via principale cittadina, sorge il seicentesco palazzo Castiglioni, nel quale nacque nel 1761 Francesco Saverio Castiglioni, il futuro Papa Pio VIII.
Il palazzo, dove sono conservati gli arredi e gli oggetti personali di papa Pio VIII, si distingue in particolare per una meravigliosa sala della musica, avente il soffitto finemente decorato e formato da 9 cupole di legno, realizzate con lo scopo di migliorare l’acustica.
All’interno della città, la Chiesa di San Filippo Neri è contraddistinta da strutture esterne in stile misto romanico e rinascimentale, con una facciata in pietra impreziosita da un notevole portale romanico, mentre nell’interno barocco, dove risalta un interessante soffitto affrescato e decorato di stucchi, sono conservate pregevoli pitture.
Collegiata Sant’Esuperanzio
Appena fuori dal centro abitato si trova la Collegiata di Sant’Esuperanzio, che costituisce l’edificio religioso più importante di Cingoli, fondato nel dodicesimo secolo e realizzato in pietra arenaria, caratterizzato da una facciata a capanna dotata di rosone e portale romanico con lunetta scolpita.
Nell’interno, ricco di fascino, si nota il presbiterio rialzato, accorgimento architettonico realizzato verso la fine del diciassettesimo secolo per dare spazio alla cripta sottostante dove sono custodite le reliquie del Santo.