Recanati: cosa vedere nella città natale di Leopardi

Cosa vedere a Recanati in un giorno, itinerario comprendente i principali monumenti e luoghi di interesse, tra cui Palazzo Leopardi, Museo Beniamino Gigli, Casa di Silvia e Colle dell’infinito.

Informazioni turistiche

In collina, tra le le valli del Musone e del Potenza nelle Marche in provincia di Macerata, si trova Recanati, antica cittadina risalente al sesto secolo a.C., divenuta prima fortificazione nel tardo impero e poi dominio dei Longobardi, prima di passare allo Stato Pontificio.

Nel dodicesimo secolo divenne comune, nel 1415 fu la residenza di Gregorio XII, al tempo dello scisma d’Occidente.

Inoltre Recanati è celebre per essere stata la città natale del poeta Giacomo Leopardi e del tenore Beniamino Gigli.

Nell’ottocentesco Palazzo Comunale, al secondo piano, sono ospitati la Pinacoteca Civica e il Museo Beniamino Gigli.

Nella pinacoteca, tra gli altri dipinti, è presente un notevole polittico di Lorenzo Lotto, mentre in una sala intitolata a Giacomo Leopardi sono esposti alcuni cimeli del poeta.

Nel museo sono conservati costumi, fotografie e diplomi del celebre tenore.

In piazza Giacomo Leopardi si trovano la Torre del Borgo, alta 36 metri con merlatura ghibellina, innalzata nella seconda metà del secolo dodicesimo per celebrare la fusione in un unico Comune degli antichi castelli, e il monumento a Giacomo Leopardi.

La Chiesa di San Domenico, di origine romanica ma ricostruita nel quindicesimo secolo, è dotata di un notevole portale in marmo del 1481 e di un interno settecentesco dove è presente un affresco strappato da muro realizzato da Lorenzo Lotto.

La Chiesa di Sant’Anna, risalente al quindicesimo secolo e ricostruita nel Settecento, contiene al suo interno una miniatura della Casa di Loreto.

La Chiesa di San Filippo, con facciata del diciottesimo secolo, ha un interno barocco.

Cosa vedere a Recanati

Le mura cittadine, dotate di due torrioni difensivi, furono erette nei primi anni del quindicesimo secolo dagli Sforza.

Nell’interno della Chiesa di San Francesco, risalente al tredicesimo secolo e rielaborata nei secoli successivi, sono conservate la Resurrezione e l’Immacolata, due opere realizzate da Palma il Giovane.

La Cattedrale, costruita alla fine del trecento sopra una chiesa precedente, ha un interno a tre navate con pianta basilicale.

Nel Museo diocesano, che è ospitato nell’Episcopio, risalente al quattordicesimo secolo e posto accanto al Duomo, sono conservati dipinti di epoche comprese tra il quindicesimo e il diciassettesimo secolo, tra cui una Sacra Famiglia del Mantegna, una Santa Lucia del Guercino e un polittico di Ludovico Urbani del 1476.

La Villa Colloredo del dodicesimo secolo comprende un grande parco dove sono presenti un acquario, uno zoo e un museo dedicato alla storia naturale.

Il Palazzo degli Studi, realizzato nel quindicesimo secolo su disegno di Giuliano da Maiano, fu rimaneggiato nel diciottesimo secolo.

Palazzo Roberti si contraddistingue per la facciata e lo scalone in stile barocco.

Da vedere il complesso di Sant’Agostino, comprendente la Chiesa del tredicesimo secolo, dove risalta il notevole portale del quindicesimo secolo realizzato da Giuliano da Maiano, l’ex Monastero e il Chiostro, da cui è possibile ammirare il campanile, indicato come la Torre del Passero Solitario nella poesia di Leopardi.

La Chiesa di San Vito, risalente all’undicesimo secolo e ingrandita successivamente, si distingue per la facciata, realizzata in mattoni su disegno del Vanvitelli, e per l’interno, dove sono conservate pregiate tele.

Nel settecentesco Palazzo Leopardi, è possibile visitare la biblioteca, dove sono conservate opere leopardiane, tra cui alcuni originali di poesie, oltre al ritratto del poeta.

Adiacente al palazzo si trova la Casa di Silvia.

Il Colle dell’Infinito, che era una delle camminate predilette da Giacomo Leopardi, ricordata in alcuni versetti poetici, è sovrastato dal Monastero di Santo Stefano.