Cividale del Friuli: cosa vedere nella città fondata da Giulio Cesare

Cosa vedere a Cividale del Friuli, itinerario dei principali monumenti e luoghi d’interesse, tra cui Ipogeo Celtico, Duomo, museo cristiano, battistero di Callisto, palazzo comunale, palazzo pretorio, chiesa di San Pietro ai Volti, casa di Paolo Diacono, tempietto longobardo e ponte del diavolo.

Informazioni turistiche

Situata nel Friuli Venezia Giulia, in provincia di Udine e collocata sulle sponde del fiume Natisone, Cividale venne fondata nel 50 a.C. da Giulio Cesare e chiamata Forum Julii, che significa Foro di Giulio, dal nome del suo fondatore.

Dopo alterne vicende susseguitesi nei secoli, nel 700 la città modificò il suo nome divenendo Civitas Austriae, che successivamente si trasformò nell’attuale Cividale.

Tra i monumenti e i luoghi da visitare rientrano sicuramente l’Ipogeo celtico, un misterioso ambiente ricavato nel sottosuolo, sulla cui funzione vengono fatte varie ipotesi, tra cui prevale quella secondo la quale era un luogo di sepoltura prima e in seguito, ai tempi dei romani e dei longobardi, una prigione.

Si tratta sicuramente di un luogo ricco di fascino, formato da un complesso di grotte artificiali poste su più piani e raggiungibili tramite ripide e suggestive scalinate.

L’Oratorio di Santa Maria in Valle costituisce un valido esempio di architettura e scultura alto-medievale.

Cosa vedere a Cividale del Friuli

Il Duomo di Santa Maria Assunta, risalente al 1400 e ricostruito in stile rinascimentale, in seguito al crollo avvenuto nel 1502, è dotato di un interno in cui è possibile ammirare, posta sull’altare maggiore, una pala d’argento di Pellegrino II, opera d’arte realizzata dall’oreficeria medioevale italiana, oltre a due dipinti di Palma il Giovane e a un bel crocifisso in legno del 1200.

Il Museo Cristiano, a ingresso libero e accessibile direttamente dalla chiesa, conserva alcune opere scultoree di epoca longobarda.

Merita una visita il battistero di Callisto che, risalente a metà dell’ottavo secolo e decorato con bellissime sculture, contiene l’altare di Ratchis, realizzato a forma di parallelepipedo in pietra del Carso.

Nel cortile del Palazzo comunale, risalente al secolo sedicesimo e costruito sopra un edificio più antico, a seguito di alcuni scavi eseguiti sono venuti alla luce i resti di una domus romana del secondo secolo d.C..

Nell’interno del Palazzo Pretorio, conosciuto anche come Palazzo dei Provveditori Veneti e costruito nel 1565 circa, si trova il Museo archeologico Nazionale, dove sono conservati reperti archeologici di origine longobarda, oltre a interessanti codici medioevali.

Tra gli edifici religiosi è consigliata la visita della Chiesa di San Pietro ai Volti, all’interno della quale si trova una magnifica pala di Palma il Giovane, della chiesa di San Silvestro e San Valentino, caratterizzata da notevoli soffitti decorati, e della chiesa di San Francesco.

In piazza Paolo Diacono, dove si trova la casa di Paolo Diacono, indicata da una lapide, sono presenti alcuni edifici riportanti tracce di affreschi e finestre decorate con cornici di cotto.

Dalla piazza San Biagio ha inizio un passaggio pensile che porta al settecentesco Tempietto Longobardo.

Il ponte del Diavolo, che offre una spettacolare veduta sul fiume Natisone, deve il suo nome alla leggenda secondo la quale venne edificato dal Diavolo in cambio dell’anima del primo passante.