Cosa vedere a Noto, storia e itinerario a piedi per visitare i luoghi che rendono questa cittadina un autentico capolavoro del barocco siciliano.
Informazioni turistiche
Cittadina della Sicilia in provincia di Siracusa, Noto è stata dichiarata dall’Unesco Capitale Europea del Barocco.
Lo storico d’arte Cesare Brandi amò definirla un giardino di pietra, in quanto costruita e armoniosamente intagliata usando la morbida pietra locale di colore bianco, che l’azione del tempo ha reso dorata con sfumature rosate.
Noto, come si presenta oggi, è il risultato di una ricostruzione avvenuta dopo la distruzione della città, causata dal disastroso terremoto del 1693.
Dopo tale evento Giuseppe Lanza duca di Camastra, nominato vicario generale della Val di Noto, decise di far rivivere la città di Noto in un luogo più esteso, situato 8 km più a valle, sul pendio del Monte Meti.
Parteciparono alla realizzazione del piano urbanistico della città varie personalità, tra cui il gesuita fra Angelo Italia, l’architetto militare Giuseppe Formenti, l’ingegnere militare olandese Carlos de Grunenbergh e il matematico netino Giovanni Battista Landolina.
Cosa vedere a Noto
Artisti locali e geniali architetti, come Paolo Labisi, Rosario Gagliardi, Vincenzo Sinatra e Antonio Mazza, si occuparono della realizzazione di Chiese, conventi e palazzi nobiliari, creando una superba scenografia attraverso lo studio di rifiniture e decorazioni, come i panciuti balconi in ferro battuto, i putti e i mascheroni, collegando piazze e scalinate in magnifici giochi prospettici.
La Cattedrale di Noto, che fu iniziata e completata in una decina d’anni, tra il 1694 e il 1703, costituisce un magnifico esempio di barocco siciliano.
Nell’interno a tre navate sono conservate numerose opere d’Arte, tra cui l’urna d’argento contenente le reliquie di San Corrado Confalonieri.