Cosa vedere nel quartiere ebraico di Praga, itinerario che permette di scoprire una parte inedita di Stare Mesto, rilevante sia per estensione che per il grande interesse culturale e artistico che riveste.
Informazioni turistiche
La storia degli insediamenti ebraici a Praga ha inizio intorno al X secolo.
Nel corso del tempo, persecuzioni di ogni tipo, incendi e saccheggi resero molto difficile la vita della comunità ebraica.
Intorno alla metà del XVIII secolo, un ordinanza di Maria Teresa d’Asburgo ufficializzava la cacciata degli ebrei, mentre nella seconda metà dello stesso secolo, l’imperatore Giuseppe II demolì le mura del Ghetto e dette inizio alla ristrutturazione del quartiere ebraico, che fu ribattezzato Josefov in suo onore.
Fu solo a partire dal 1848 che vennero riconosciuti i diritti civili agli Ebrei.
Gli anni dell’occupazione nazista di Praga, dal 1939 al 1945 nel corso della seconda guerra mondiale, furono quelli che videro la comunità ebraica maggiormente colpita da persecuzioni feroci e deportazioni.
Attualmente, tutti gli edifici, sia laici che religiosi, formano il ghetto ebraico, insieme all’annesso cimitero e costituiscono un immenso museo all’aperto.
Cosa vedere nel quartiere ebraico di Praga
Il municipio ebraico è una costruzione rinascimentale risalente alla seconda metà del XVI secolo, da notare l’orologio della piccola torre con le cifre in ebraico e le lancette che ruotano in senso antiorario.
Per quanto riguarda il vecchio cimitero ebraico, la caratteristica principale, che lo rende una delle maggiori attrazioni turistiche, consiste nel gran numero di sepolture, che raggiunge l’incredibile cifra di ventimila, con pietre tombali parzialmente sovrapposte tra di loro a causa della ristrettezza degli spazi in rapporto al numero dei defunti.
Le epigrafi ebraiche e i rilievi posti a ornamento delle lastre tombali, sono considerate un’interessantissima testimonianza riguardante la comunità ebraica di quel tempo, documentando diversi aspetti della condizione civile del defunto, tra cui la sua appartenenza a arti e mestieri, classi sociali particolari, come quella dei sacerdoti.